Sri Lanka - prima tappa: Kandy

Da anni speravo di potermi spingere ad Est con i miei viaggi, poi in primavera la decisione è presa: la meta delle mie vacanze estive sarà lo Sri Lanka.


Conosciuto anche come Ceylon, si tratta di un'isola situata a Sud-Est dell'India, e vista la vicinanza a quest'ultima, oltre che per la sua caratteristica forma, viene anche chiamato "lacrima dell'India".
Nonostante negli ultimi anni sia stato teatro di una lunga guerra civile tra le Tigri Tamil e il governo dello Sri Lanka, iniziata nel 1983 e conclusasi nel 2009, e sia stato sfregiato dal violento Tsunami del 26 dicembre 2004, dove le coste orientali dell'isola vennero distrutte e persero la vita circa 40.000 persone, sembra quasi non aver più alcun segno di questi avvenimenti e, tra le mille contraddizioni, una sorta di magico equilibrio ha lasciato in me uno splendido ricordo di questo luogo.
Ma torniamo al viaggio: prima meta la città di Kandy.
Dopo un lungo volo durato quasi 24 ore (in realtà le ore di volo sono 10, ma in mezzo c'è stata una luuunga sosta a Dubai) eccomi all'aeroporto di Colombo, capitale dello Sri Lanka.
Nemmeno il tempo di capire dove mi trovo ed eccomi scaraventato su un bus diretto a Kandy.
Il viaggio in bus, subito dopo quello aereo, si è rivelato alquanto traumatico: stipato all'inverosimile, per una lunga tratta non c'è stato verso di potersi sedere, ed anche lo stare in piedi non era cosa facile visto che lo spazio vitale era davvero minimo e il continuo viavai di persone non permetteva attimi di tregua. Come ciliegia sulla torta c'è da aggiungere che, sebbene la distanza tra Colombo e Kandy sia di soli 100 km, per percorrere questo tragitto il bus ha impiegato più di 4 ore!!!
Sfinito e prossimo al collasso fisico e mentale arrivo a Kandy e poi nella Guest house che mi ospiterà per 2 notti.
Dopo una lunga e riposante dormita ed un'abbondante colazione, mi dirigo a piedi verso il centro della città ed in particolare verso la sua maggiore attrazione turistica nonché Patrimonio dell'umanità: il Dalada Maligawa o meglio il Tempio del Sacro Dente.


Situato all'interno del complesso del Palazzo Reale, sulle sponde di un grazioso lago artificiale, conserva un'importante reliquia, un dente di Buddha, che lo rende il più importante luogo di culto di tutto lo Sri Lanka.
Per entrare ovviamente bisogna avere un look consono al luogo, cosa che io non ho!
Ma per ogni problema esiste un rimedio e per poche Rupie acquisto un Sarama, una sorta di Sarong, che indosso, e mi permette di superare il blocco d'accesso.


Una volta entrato inizio con curiosità a notare piante mai viste in vita mia come questa Couroupita guianensis nota anche col nome di Albero delle palle di cannone che pur non essendo autoctona (è originaria dell’America Centrale) sembra essersi ben ambientata.


Ora mi accingo ad entrare nel Tempio del Sacro Dente, tolgo le scarpe e mi incolonno ad una fila interminabile di persone: credo che oggi si festeggi qualcosa!
Non devo fare nemmeno lo sforzo di camminare tanta è la ressa e mi lascio trasportare dai fedeli, che non vedono l'ora di portare i loro doni in offerta.
Giusto per dare un'idea... ma la fila era molto più lunga!


Ovviamente non ho potuto fotografare il cuore del tempio, dove velocemente si passa, si lascia l'offerta e si viene benedetti, il tutto in pochi secondi per lasciare il posto a chi è in coda.


Uscito, sento la necessità di un'attimo di tregua dalla gente e dal traffico, e decido di fare il giro completo del lago nel quale si specchia il Tempio.
Mai decisione fu più saggia. In un'oretta mezza riesco a ricaricarmi e vedo una quantità di animali e fiori mai vista.
Dai cormorani,


alle garzette,


ai pellicani,


alle tartarughe,


e persino grossi varani assonnati.


Tantissime le Canne indiche sia lungo la riva, che su piccole isolotte artificiali.




Rimango abbagliato da questo rampicante con enormi campanelle viola (non sono sicuro, ma credo fosse un'Ipomea Carica).



Dalla riva opposta vedo che di fronte al Tempio c'è una piccola isola-giardino



Sarebbe bello riuscire a visitarla, ma le cose da fare sono molte ed il tempo poco.
Si torna in città. In una vecchia pasticceria bevo un ottimo caffè (incredibile ma vero) che nemmeno in Italia in certi bar riescono ad eguagliare.
Dai suoi tavolini posti all'esterno osservo il centro, che ha un suo certo fascino.




Edifici coloniali, che di sicuro hanno conosciuto tempi migliori, sfoggiano ancora una certa eleganza nonostante la fatiscenza.
I numerosissimi Tuk-Tuk sfrecciano nel traffico o attendono a bordo strada l'arrivo di clienti.
Ma bisogna alzarsi! E' già metà pomeriggio e devo vedere i 4 Devale (complessi dedicati a diverse divinità Indù).
Il primo è il Kataragama Devale che ha una coloratissima torre d'ingresso.


A differenza del Tempio del Sacro Dente qui regna la pace. Indosso di nuovo il Sarama (il cui utilizzo verrà buono in molte occasioni) e scalzo mi aggiro nel tempio. Apprezzo tutti i dettagli di una religione a me sconosciuta, ma che, come tutte le altre, rispetto.
I colori, i fiori depositati vicino alle rappresentazioni delle divinità, l'incenso… Tutto perfetto.





Il tempo passa inesorabile e mi rendo conto che le giornate in Sri Lanka sono molto più brevi che da noi.
Corro al prossimo Devale, quello dedicato alla dea della fertilità, castità e del matrimonio: Pattini.




Al suo esterno vedo il mio primo Albero della Bodhi.


Già ma di cosa si tratta?
L'Albero della Bodhi, è l'albero sotto il quale Siddhartha (Bhuddha) ricevette l'illuminazione.
Nel dettaglio è un Fico sacro (Ficus religiosa), in Sri Lanka, come in India, ve ne sono diversi all'interno di vari templi, anche se il più antico, discendente "dall'originale", lo incontrerò più avanti in questo viaggio.
Il buio sta ormai calando, purtroppo 2 dei 4 Devale non posso vederli e domani mi tocca pure risalire di nuovo sull'autobus per la seconda tappa!
(Che ovviamente adesso non svelo...)

4 commenti:

  1. Jampy il viaggio ti ha ispirato!!Hai fatto delle foto molto belle.Potresti pensare di pubblicarle un pelino più grandi. Un caro saluto.

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    1. Grazie! Ma davvero trovi che siano piccole? Valuterò allora se metterle più grandi... Ma a me lo sembrano già! Ciao Laura e saluti alla tua amica micia. ;-)

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    2. A me sembrano un pò troppo piccole. Enormi non mi piacciono, ma la tua dimensione ne sacrifica la bellezza.
      Iraconda ricambia i tuoi gentili saluti con una graffiata.
      :-)

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    3. Una graffiata a Iraconda anche da parte mia! ;-)

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